Ricordi e riflessioni personali

La Maddalena 1969 - Frosinone 2004

Certi uomini coraggiosi muovevano i primi passi sulla Luna, altri, più meschini, insanguinavano le Vie e le Piazze della nostra Italia, altri ancora giovanissimi tra i 16 ed i 20 anni, si apprestavano a dare una svolta decisiva alle loro vite; tra questi vi eravamo noi, decisi a scrollarci di dosso i legami che sino ad allora ci tenevano uniti ai nostri cari, alle nostre abitudini. Ci sentivamo pronti ad affrontare qualcosa di nuovo  e di misterioso per il nostro futuro di uomini. Per molti un salto nel buio. Fine estate del '69, iniziava la nostra avventura con un doloroso abbraccio a chi ci era più caro. Il primo viaggio in treno. L' arrivo a Civitavecchia. Ero curioso di incontrare dei coetanei, spinti anch' essi ad eguali intenti, e cioè girare il mondo, conoscere altra gente...e perchè no, gettare i presupposti per un futuro rispettoso di sani valori. Tutto questo era offerto dalla Marina Militare italiana. Come nocchiero tutto ciò era confortante dalle notizie ricevute durante la convocazione per i controllo preliminari ( la visita medica ). Ne sapevo meno di prima, io andai a Venezia per l' occasione. L' unico nocchiero da me conosciuto era Palinuro - il Pilota di Enea - quella stessa nave che trovai ormeggiata a La Maddalena ( la Palinuro, per l' appunto, la nostra Nave scuola  ). Ebbe fiducia Lui ( Palinuro ) nel proprio comandnate. Perchè non riporla anch' io ( nella Marina Militare )? La nostra vita alla Faravelli ( la nostra caserma, che ci ospiterà sino al maggio del '70  ), sorella minore della Bastianini, fu un interrotto susseguirsi delle molteplici attività atte alla nostra formazione professionale  controllate da attenti insegnati ed istruttori. Come non ricordare il nostro Direttore TV Colosso, il Panizza, il Da Pozzo, il " Tubbo " e tanti altri, questi sono quelli che io ricordo. Ad ognuno di noi l' interpretazione, se, quei mesi trascorsi alla Faravelli ci aiutarono a comprendere se la via appena intrapresa rispecchiava le nostre aspettative. In circa quaranta decidemmo di continuare sulla rotta già segnata. Quasi tutti ( a fine corso ), imbarcammo su Nave Vespucci per perfezionare, approfondire e vivere più direttamente il mare - assieme ai sottocapi nostri predecessori ( I nocchieri del corso '68, imbarcati come istruttori con il grado di sottocapo ); chi non si ricorda dei sottocapi del corso '68? Eravamo in navigazione il 27 luglio 1970, come dimenticarlo, compivo vent' anni! Con le mani impregnate di mantecca, strofinando un passamano, aspettavo il tramonto. Sarebbe stato uno di quelli indimenticabili. Il mio sospirato ed unico regalo di compleanno. Terminò la crociera addestrativa ed ognuno di noi si diresse alle proprie destinazioni. Ci perdemmo di vista, salvo ritrovarci ogni qualvolta un corso o quant' altro ci accumunasse. La tappa del sesto anno ( il corso IGP ), fu per tutti noi una pietra migliare, si doveva assolutamente decidere se rimanere in Marina od abbandonare. Quelli che scelsero la seconda soluzione si applicarono in altri settori. Altri hanno perseverato nel cammino intrapreso, soddisfatti degli incarichi che di volta in volta venivano loro assegnati dalla Marina. Tutti comunque hanno portato con se quegli stitli di vita incancellabili, legati indissolubilmente al sacrificio del vivere sul mare, che hanno trasmesso poi alle future generazioni. Trentacinque anni sono trascorsi, e molti eventi più o meno lieti hanno segnato il nostro cammino. Evento assolutamente lieto è quello attuale, voluto fortemente da alcuni di noi, resisi promotori di questa simpaticissima iniziativa, che permette ai Nocchieri del corso '69, ed ai loro amici, di incontrarsi in piena cordialità ed antica amicizia - previo l' aver sostenuto la prova del riconoscimento reciproco, prima di sedersi a tavola - ( trentacinque anni non sono pochi ) e rievocare quei tempi spensierati e gioiosi che ci sostennero e contraddistinsero allora come ora. Concludendo vorrei invitare tutti quanti Voi presenti a trasmettere ai nostri Frà assenti, che la loro presenza si è concretizzata nei nostri pensieri al momento dell' appello, e che da parte loro aspettiamo un segnale al fine di renderli indelebili nelle nostre menti. Grazie per l' attenzione ed auguri a tutti Voi.

                                                                  Maresciallo Luogotenete Incursore

                                                                              Raffaele Acquarelli

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